giovedì 21 marzo 2013

Di cose da dire ne avrei a bizzeffe... Però non so come dirle. Quindi vi dico una cosa sola e che valga per tutte.

L'Americano mi ha fatto LA proposta. E io ho detto sì.

Di cose ve ne ho dette due. Siate felici.

lunedì 18 febbraio 2013

Cazzo! [aka la fiera della volgarità *]

Una cosa che mi irrita profondamente: la gente che parla a cazzo, giusto per cambiare aria all'interno della bocca.

E di gente così ne conosco parecchia. E' un periodo che mi irrito per un cazzo (sì, in vari sensi) e mi sto sul cazzo e sul cazzo mi stanno parecchie persone.

Considerando che io sono biologicamente sprovvista di cazzo, dovreste avere una vaga idea della situazione. Che è una situazione del cazzo perchè io sto fondamentalmente bene così, cazzo.

[*] chiedo scusa per la volgarità anatomica. Non denunciatemi, please.

giovedì 31 gennaio 2013

Serials #1


Il 2013 ha portato in me una strana mania. In realtà l'ho sempre avuta, fin da bambina ma in questo mese la cosa si è un po' intensificata e ho deciso di farne a) un hobby permanente, b) una rubrica più o meno fissa del blog.
Mi è venuta la fissa dei telefilm/ serie tv, chiamateli come volete.
Dunque, non so bene da dove partire perchè ci sarebbero quattro serie da recensire ma due sono ancora un attimino incomplete quindi, per correttezza, le lascio da parte un attimo.

Ho visto "American Horror Story" e "American Horror Story Asylum" più o meno alla stessa velocità con cui un cocainomane si sniffa una striscia dopo un'ora di astinenza totale. Davvero, giuro: una droga. A dispetto del titolo simile, non sono uno il seguito dell'altro quindi li potete vedere nell'ordine che preferite. Però io consiglio quest'ordine perchè ci sono abituata.
"American Horror Story" mi è piaciuto un pochettino meno perchè è un po' più visionario, fantastico, forse anche un po' scontato. Ma è comunque un bel prodotto, ben fatto con un ottimo cast.
"American Horror Story Asylum" è quasi la perfezione assoluta. Personaggi sublimi, cast divino con interpretazioni ottime, storia che non fa una piega (a parte una piccola cosa che potevano evitare e non capisco perchè l'abbiano inserita visto che è francamente inutile). Ho amato follemente questa serie. Sia per le interpretazioni, sia per l'argomento trattato.

VOTO: 8+ alla prima, 9 1/2 alla seconda.

lunedì 28 gennaio 2013

Saturday Night Fever

Il sabato sera mi ha regalato cinque grandi consapevolezze:


  1. Sono grassa: mi hanno chiesto se sono incinta. Questo significa una cosa sola: sono grassa. E non importa se la tizia che lanciato la bomba si sia scusata dicendo che non mi aveva vista bere (il bicchierone di cola e rhum lo tenevo in mano per sport) e che mi vedeva in un angolo tranquilla (il bestione di 120 kg che mi era salito sul piede non l'ha visto nessuno? Ah, no. L'ho nascosto io con la mia pancia).
  2. Dopo le due di notte, non si rimorchia nessuno. (da "How I met your mother", grande Verità)
  3. Gli uomini agès che vogliono rimorchiare ragazze diciottenni sono patetici.
  4. Le donne ageès che vogliono rimorchiare ragazzi diciottenni sono ancora più patetiche.
  5. I ragazzi e le ragazze diciottenni che accettano le avances degli agès sono i più patetici di tutti.

lunedì 21 gennaio 2013

Say my name!


1990. Avevo 7 anni e avevo appena imparato a leggere bene, come un adulto. Fede, adesso cosa vuoi leggere? Sei grande, scegli tu. Il dizionario! Eh? E perchè? Perchè c'è scritto da dove arrivano le parole.
2013. Ho quasi 30 anni ma le cose non sono cambiate: il dizionario rimane la mia lettura preferita.
Mi piacciono le parole. E mi piacciono ancora di più i nomi, sapere la loro origine, fare le prove come stanno con i vari cognomi (non necessariamente quello di LA boy, anche di amici, parenti, personaggi famosi). Tanto normale non sono, lo so. Però questa mia strana abitudine mi ha fatto riflettere.
Ci sono nomi bellissimi con un significato anonimo (Elide, che era solo una provincia greca), nomi meno belli ma con un significato profondo (Tecla, Dea illustre) e nomi stupendi con un meraviglioso significato (Federica, colei che regna con la pace).
Poi ci sono nomi speciali che forse non sono tanto belli e non hanno nemmeno un significato particolare ma evocano immagini. Mi vengono in mente Moraima, che mi evoca spiagge lontane con un mare cristallino, ed Emile (da leggere con accento francese) che mi ricorda l'Europa dell'Ottocento. [*]
Ma poi io miei figli finirò a chiamarli come i genitori di LA boy quindi che ci penso a fare?


[*]Sì, la letteratura francese ha le sue colpe.

venerdì 18 gennaio 2013

Back on track


Soffro di "sindrome da abbondono da blog". Da quando ha chiuso Splinder, non ho pace. Splinder era casa. C'è stato un momento in cui mi sono aperta tantissimo pur non dicendo niente di esplicito. Mi manca quel periodo. Ero io, completamente me stessa.
Voglio ritrovare quelle sensazioni, voglio farmi bastare due parole per essere capita.
E allora provo a ricreare quel blog che è stato cancellato senza chiedermi il permesso.

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